Il dito a scatto è una patologia che interessa i tendini flessori delle dita. È caratterizzata da un'infiammazione (tenosinovite) che provoca l’intrappolamento del tendine all'interno del canale digitale, dovuto a un aumento di volume patologico del tendine e a un conflitto meccanico con la puleggia basale, che rappresenta l’“ingresso” del canale digitale.
Si tratta di una condizione molto frequente, riscontrabile a tutte le età e senza prevalenza di sesso.
Sintomi
- Primo stadio (tenosinovite crepitante): dolore alla base del dito sul versante palmare.
- Secondo stadio (tenosinovite stenosante con scatto doloroso): il dito si blocca in posizione di flessione sul palmo, tornando in estensione bruscamente con uno "scatto" doloroso, dapprima attivamente e poi solo passivamente.
- Terzo stadio (tenosinovite stenosante con blocco tendineo): il dito può restare bloccato, con impossibilità di flettere o estendere completamente. Nei casi più gravi, il tendine può sfilacciarsi e degenerare fino alla completa rottura.
Trattamento
- Conservativo:
- Terapie fisioterapiche come infrarossi, ionoforesi, ultrasuoni e tecarterapia.
- Infiltrazioni locali di cortisone, che spesso offrono un miglioramento significativo, ma talvolta temporaneo.
- Chirurgico:
- Indicata in caso di persistenza o recidiva dei sintomi.
- L’intervento, eseguito in anestesia locale con tecnica percutanea o mediante una piccola incisione, consiste nella sezione longitudinale della puleggia basale per liberare i tendini e ripristinare un adeguato scorrimento tendineo.
- Lo scatto scompare immediatamente dopo l’intervento. La medicazione è progettata per non limitare l'agilità della mano e viene mantenuta per 10-15 giorni fino alla rimozione dei punti.
Rieducazione
La rieducazione assistita è solitamente facoltativa, poiché il paziente tende a effettuare correttamente la mobilizzazione autonomamente subito dopo l’intervento.